Questo l’estratto (per la parte che mi riguarda e interessa) dell’intervista andata in onda su Canale 10 il 15 Gennaio e registrata il 10 Gennaio, fatta da Tonino Colloca ad Andrea Tassone, capogruppo del PD XIII Municipio, nel corso della trasmissione "Parliamone a Teatro", uno spazio ideato, gestito e prodotto dallo stesso Colloca.
Tonino Colloca, per chi non lo conoscesse, è Presidente dell’Associazione Anco Marzio, nonché promulgatore del premio alla Poesia a Licio Gelli, premiato il 13 Giugno 2009 al Teatro Manfredi di Ostia, nonché padre di Salvatore Colloca, capogruppo PDL in XIII Municipio e di Ferdy Colloca, detto anche il Guru, disc jockey e pittore di corpi nudi di donne, noto anche alle cronache per aver ricevuto un lavoro a tempo determinato nell’Ufficio di Staff dell’ormai ex-Assessore alla Scuola, alla Famiglia e all’Infanzia del Comune di Roma, Laura Marsilio, esclusivamente sulla base della fiducia in lui riposta (“intuitu personae”).
A parte la noiosissima falsa citazione di Voltaire che Tonino Colloca ci regala tutte le volte che deve intervistare qualcuno dell’opposizione, Tassone esordisce affermando che "i giudizi sull’opposizione sono opinabili". In mezzo ad una serie di false amenità di Colloca sr, che Tassone non smentisce (tra queste il fatto che Alemanno avesse affermato già dal suo insediamento che avrebbe rivoluzionato la Giunta a metà del suo mandato) arriva la domanda del provocatore Colloca: (cito testualmente)
T. Colloca: “Ma io una cosa ti vorrei chiedere, proprio per la stima che ho nel tuo gruppo, io non voglio entrare nel merito perché la pensiamo diversamente e quindi è inutile che ci prendiamo in giro, ma vorrei che mi spiegassi, secondo me non credi che siete stati cavalcati o superati da alcuni gruppi, o meglio alcuni gruppi che stanno tentando di scavalcarvi sia a destra che a sinistra ?”
A. Tassone: “gruppi politici ?”
T. Colloca: “gruppi politici e associazioni pure, ma qualcuno dice pure che fa parte della politica del tuo partito per intenderci, gruppi non politici ma associazioni del territorio tentano di scavalcarvi o vi hanno o provano a scavalcarvi su alcuni argomenti importanti del territorio”
A. Tassone: “Io non sono abituato a dare peso a persone che si arrogano il diritto di fare opposizione e non hanno i requisiti per farlo. E’ riduttivo nei miei confronti e nei confronti di tutti i consiglieri eletti nel PD. Quando dietro a presunte associazioni ci sono sempre i soliti personaggi … “ e prosegue “I motivi per contestare non sono quelli che fanno loro … “
Questa la parte che mi riguarda, ma riguarda anche il Comitato Civico 2013, LabUr, Ass. Culturale Severiana.
La frase “ma qualcuno dice pure che fa parte della politica del tuo partito per intenderci” è ovviamente rivolta a me.
La frase non viene smentita dal capogruppo del PD XIII Municipio, che finge di non sapere che io sono iscritta al PD, che sono dirigente del PD (essendo membro nell’esecutivo dell’Assemblea Regionale delle Donne del PD), che sono un urbanista che svolge la sua attività professionale all’interno di LabUr–Labortorio di Urbanistica.
Ritengo, questo, l’ennesimo reiterato episodio di attacco alla mia persona come iscritta e come dirigente del PD e pertanto sono costretta a segnalare la questione al Garante del PD, rispolverando tutte gli episodi pregressi di cui ho tenuto traccia.
Inoltre, reputo altamente offensiva, falsa e tendenziosa la frase “presunte associazioni”. Ricordo che le parole del capogruppo A. Tassone smetiscono di fatto la linea del PD Romano, così come anche riaffermato dal neo- segretario Marco Miccoli recentemente.
A prescindere dalle provocazioni di infimo ordine dell’intervistatore, il capogruppo cade, forse fintamente e pretestuosamente, nella trappola della vecchia volpe Colloca, mostrando un comportamento poco consono al ruolo che ricopre.
Il capogruppo del PD XIII Municipio, afferma inoltre altre inesattezze, anche relative a se stesso: non ricorda infatti di aver votato astenuto e non a favore del raddoppio del Porto di Roma.
Risponde in modo inopportuno alla domanda sull’Idroscalo mostrando un gesto muscolare che danneggia il partito, dimenticandosi per altro (forse perché è troppo giovane e non ricorda la storia urbanistica del XIII Municipio) che l’ampliamento del Porto non era previsto né 15 anni fa, né 12, ma nel 2010.
Per altro, esprime una posizione politica che non è unitaria, in un momento molto delicato per l’Idroscalo, che non è una questione del raddoppio del Porto, ma riguarda 500 famiglie e non 500 barche.
La mancanza di senso di opportunità, l'evidente poca informazione su troppe questioni relative all’argomento Idroscalo di Ostia, minano gravemente il già difficile lavoro che il PD sta facendo all'Idroscalo e che non lo ha mai visto presente.
Tassone così dichiara alla domanda di Colloca “ Cosa pensi della situazione dell’Idroscalo. Cosa pensa il PD.” “Mi hai fatto una domanda che non mi ha messo in difficoltà. In quel consiglio il PD si è spaccato e due consiglieri, tra cui io, abbiamo votato a favore del raddoppio del Porto. Gran parte del gruppo contro e hanno commesso un grosso errore. Ci siamo mangiati un percorso lungo 15 anni per il capriccio di qualcuno. C’è stata un’ampia discussione, confronto anche duro, dove ognuno si è preso la sua responsabilità e non si poteva sconfessare 12 anni di lavoro”.
- Il Capogruppo del PD quindi prosegue nella sua linea che non prevede un confronto con le realtà associative del territorio, contro la linea del PD
- Conferma la spaccatura storica all’interno del PD XIII
- Vota astenuto (a differenza della maggioranza del PD XIII e non a favore come invece sostiene) sul raddoppio del Porto senza aver mai dialogato con il territorio o con gli esponenti del PD che stanno lavorando da moltissimi mesi sul tema, senza aver discusso con il segretario romano, dimenticandosi che ha votato una delibera alle 16 di un pomeriggio, fornita dalla “presunta associazione” LabUr (di cui io faccio parte) alle 11 del mattino dello stesso giorno in Commissione Urbanistica, dove per altro non era nemmeno presente.
- Insiste, come ormai da molto tempo, nel cavalcare una falsità e cioè che io non sia iscritta al PD e che non abbia i requisiti per fare opposizione sul territorio.
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