giovedì 20 maggio 2010

Patrizia Prestipino e il "legittimo impedimento"

La c.d. questione morale è, anzitutto, difesa strenua e attaccamento ai valori della verità e della legalità. Dire bugie, quando si hanno responsabilità pubbliche, occultare verità o nascondersi dietro il proprio ruolo istituzionale, nel mediocre gioco dello scaricabarile, è una delle colpe e delle responsabilità moralmente più gravi e inaccettabili della politica italiana.
Nell’unica istituzione rimasta al centrosinistra nel Lazio, accade che un Assessore allo Sport e al Turismo della Provincia di Roma riesca a sbagliare tutto offrendo una pessima immagine di sé e dell’Istituzione che rappresenta, oltre che del partito al quale deve la sua carriera.
Nella ‘gelatinosa’ vicenda Balducci-Anemone che occupa quotidianamente la stampa, sono finiti anche gli appalti per i Mondiali di Nuoto Roma 09. Oltre allo scandalo dei circoli privati, si aggiungono quelli ancora più scandalosi degli impianti pubblici. La loro spesa è raddoppiata, portando l’ammontare, ad oggi, da 30 a 60 milioni di euro, soldi pubblici per impianti che, ad un anno di distanza, sono ancora chiusi e non terminati.
Mentre la Procura prosegue le sue indagini, l’Assessore Patrizia Prestipino inscena uno spettacolino deprecabile sul web con un Comitato di cittadini del XIII Municipio, che da oltre due anni porta avanti una battaglia di legalità e trasparenza sugli impianti pubblici e privati sorti per i Mondiali di Nuoto, a colpi di esposti e denunce e subendo minacce e ritorsioni. Il casus belli è stata la XIII edizione del Campionato italiano di nuoto in vasca corta riservato alle Polizie municipali, tenutosi al Polo natatorio di Ostia il 15 e 16 maggio. Con un fax indirizzato alla Provincia, il Comitato chiede all’Assessore di rinunciare alla sua presenza. La Prestipino, “colta in flagranza di reato da legittimo impedimento”, risponde piccata, non via fax come era dovuto, ma sulla pagina di Facebook riservata ai veri amici, dunque nemmeno su quella ufficiale.

Riporto la risposta dell’Assessore e quella del Comitato Civico 2013:

a) la sottoscritta è vicina da anni al gruppo sportivo della PM, importante realtà sportiva del territorio (lo scorso anno ho patrocinato i campionati di basket dentro città futura); b) che non è competenza di un assessore provinciale interferire sulla scelta di location di una associazione sportiva la cui piscina, che doveva essere la sede originale dei campionati non è peraltro agibile x motivi tecnici c) che l'associazione x svolgere le gare ha avuto il permesso del comune di roma d) ricordo x ultimo e non ultimo che trattasi di vigili urbani cioè organi preposti al controllo della legalità, anche in ambito urbanistico, e quindi funzionari perfettamente consapevoli e responsabili delle proprie scelte. Detto questo la mia motivazione piu sportiva, legata al grande affetto che ho x il nuoto e i suoi valori e al distinguo che si deve fare rispetto a scandali ed illeciti vari che pure hanno colpito questo meraviglioso sport, è ben chiara nelle parole da me espresse ieri in conferenza stampa e sotto riportate.
Chi vuole avanzare polemiche sterili su questo concentri le proprie energie su battaglie più proficue a favore della legalità, x le quali mi troverà sempre schierata in prima linea. Da amministratore e cittadina".


Il Comitato risponde nuovamente via fax:

a) il fatto di essere “da anni vicina al GS della Polizia Municipale di Roma” non Le impedisce di avere una Sua opinione sulle loro scelte;
b) la piscina Battistelli (interna al GS della Polizia Municipale, Lungotevere Dante, 311) è ad oggi perfettamente agibile e comunque la scelta di andare a gareggiare presso il Polo Natatorio di Ostia risale a Marzo 2010;
c) l’impianto di Ostia non è stato concesso dal Comune di Roma come Lei sostiene, ma dalla F.I.N. (può chiedere ad Alberto Scolari, consigliere nazionale ASPMI per il settore nuoto);
d) Angelo Moretti, attuale comandante del XIII Gruppo della P.M., fino al 29.01.2009 era comandante del IV Gruppo della P.M., competente sul centro sportivo del Salaria Sport Village (sequestrato per abusi ediliizi): è ancora così certa che i Vigili Urbani come “organi preposti al controllo della legalità, anche in ambito urbanistico” siano infallibili ?

Sul Polo Natatorio di Ostia (costato il doppio e ancora chiuso, progettato dall’Arch. Zampolini) c’è una ricca letteratura. Avrebbe dovuto leggerla: forse anche Lei avrebbe potuto partecipare alle NOSTRE battaglie “a favore della legalità”.



Come ha scritto un cittadino “che la manifestazione dei VV.UU. si sia svolta in una location senza le dovute ‘carte in regola’ è semplicemente ridicolo quando non scandaloso, così come la risposta dell'Assessore, al limite dell'indecenza. E’ come se il capo della polizia ed il comandante della guardia costiera andassero a cena da un clandestino mangiando datteri di mare e fumando sigari di contrabbando solo perché sono estimatori di quel cibo e di quei sigari”.
Eh sì, caro Assessore. Affermare, come ha fatto alle agenzie di stampa, che si deve partecipare perché “il nuoto non si può non amare” la dice lunga sulla degenerazione della politica e di quanto essa sia lontanissima dai cittadini. E’ una questione morale, quella di cui si riempiono la bocca i partiti, ma che è troppo spesso vuota di contenuto.
Un nuovo rapporto tra etica e politica è inderogabile. I valori di legalità, di trasparenza, di verità debbono essere primari. Poi si dovrebbero aggiungere anche un po’ di indignazione e di azione. Se nel PD non siamo in grado di promuovere una nuova ‘religione civile’, non usciremo mai dalla “gelatina marroncina” nella quale nuotano indistintamente tutti i partiti. Dobbiamo dire e dimostrare che una politica diversa è possibile. Le sue parole invece non lasciano alcuna speranza.

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