Situazione paradossale. Le famiglie rientrate nelle abitazioni ma dopo 7 mesi l’unico intervento il puntellamento del piano interrato.
"Il Sindaco Alemanno il 17 Febbraio 2010 ha firmato le ordinanze di sgombero ai residenti dell'Idroscalo senza però consegnarle agli interessati prima delle demolizioni delle loro case il 23 Febbraio, mentre è stato solerte il 13 Agosto 2009 a consegnare le ordinanze di sgombero previsto per il 19 agosto, ma mai eseguite, agli abitanti della vicina palazzina di Via Marino Fasan 15, dichiarata in pericolo di crollo” – afferma Paula de Jesus, Urbanista ed esponente del PD - "Oggi, 16 Marzo 2010, cioè 7 mesi dopo, in Via Fasan nulla è cambiato in termini di sicurezza. Lo conferma, tramite fax indirizzato a LabUr (prot. 6668), la Direzione Generale del Patrimonio del Comune di Roma, asserendo che è stato eseguito solo il puntellamento dei locali costituenti il piano interrato, cioè quello pilotis. Nel fax, tra l’altro, sono richiamati, gli articoli 56 ("Provvedimenti per costruzioni che minacciano pericolo") e 94 del Regolamento Edilizio del Comune di Roma, che darebbe al Sindaco la facoltà di provvedere d'ufficio ai lavori da eseguire a danno della proprietaria dello stabile, la Larex S.p.A, che è stata diffidata con d.d. rep. nr.1150 del 14.09.2009 dal IX Dipartimento comunale. La situazione è grottesca: il Presidente del XIII Municipio, Giacomo Vizzani, e l'Assessore all'Urbanistica, Renzo Pallotta, rassicurarono i residenti di Via Marino Fasan il 28 Agosto 2009, al loro rientro nelle abitazioni dichiarate 'pericolanti', con la promessa che sarebbe stato redatto un programma specifico per il risanamento dello stabile e la definitiva messa in sicurezza degli edifici. Nulla è avvenuto in 7 mesi”.
“La situazione è paradossale” – dichiara Carlo Lucherini, Vice Presidente del Consiglio Regione Lazio e segretario provinciale del PD– o si trattava di un finto allarme di crollo o siamo di fronte ad una pericolosa negligenza da parte dell'Amministrazione comunale. Stupefacente poi che questo accada a solo 3 settimane dallo sgombero forzoso dell'Idroscalo, motivato da ragioni di incolumità pubblica e privata. Attendiamo che il Sindaco Alemanno intervenga con urgenza a chiarire la questione rassicurando così i cittadini di Via Fasan”.
“Forse in Via Fasan si trattava solo di una manovra speculativa per far liberare gli alloggi per speculazioni private ?” – prosegue la de Jesus - "Nessuna perizia analitica degli interventi di manutenzione straordinaria è stata fatta sullo stabile che ricade, proprio nei locali interrati, in zona a rischio idrogeologico R4, il più alto previsto dalla Legge”.
“In effetti è anomalo che anche il Municipio XIII di fronte ad una situazione di pericolo da loro stessi denunciata, si comporti con tanta superficialità. Il presidente Vizzani addirittura si è recentemente rifiutato di rispondere ad una interrogazione cittadina proprio sulla mancata messa in sicurezza idraulica dell'area. Nel frattempo però il progetto del raddoppio del prospiciente porto turistico di Ostia, situato nella stessa area a rischio R4, procede senza sosta. Chissà se un decreto interpretativo andrà in soccorso di questa amministrazione che usa due pesi e due misure” – conclude la de Jesus.
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