martedì 13 ottobre 2020

DONATO MARIA PEZZUTO, PORTO DI OSTIA: ARCHIVIAZIONE DI QUERELA INTIMIDATORIA

Fine dell'ennesima querela intimidatoria nei miei confronti. In questo caso si tratta di un Amministratore Giudiziario del Tribunale di Roma di un bene sequestrato per bancarotta fraudolenta, il Porto di Roma, che per ben due volte prova a 'silenziarmi'. La prima volta costituendosi parte civile in un processo che mi ha vista assolta con formula piena dopo 7 lunghi anni (non indagata, caro Dott. Pezzuto, come Lei sa bene perché ha perso la causa). La seconda volta, non contento, denunciandomi personalmente. Nonostante sia un uomo dello Stato, che amministra un bene pubblico dato in concessione, ha utilizzato il suo ruolo per tentare di azzittire un "citizen-watchdog" che da anni si batte per la piena trasparenza e legalità degli atti amministrativi nella gestione dei beni pubblici, cioè un suo dovere, per cui viene, per altro, profumatamente pagato.
Invece di andare in giro a spargere venticelli calunniosi, come altri squallidi personaggi da baraccone mediatico - che chiamare politici o giornalisti o imprenditori è un'offesa alla categoria - anche nell'aula di un Tribunale, sarebbe meglio che impiegasse il suo tempo a chiarire a chi gli paga lo stipendio (cioè ai cittadini) quanto è emerso durante la puntata di Report e quanto dichiarato in questo post (LINK).
Spero vivamente per la collettività che si metta mano una volta per tutte alla gestione dei beni confiscati e sequestrati per evitare gestioni opache e criminali come nel caso Saguto.
Ne abbiamo le tasche piene di questa finta quanto sedicente antimafia e di finti eroi della legalità e della trasparenza un tanto al chilo nel giorno delle calende greche.